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English version Visitatore numero del sito della PROLOCO & Cittadini di MARCELLINA ! Versione italiana

 
   

Coltura biologica

Cenni e consigli di coltivazione biologica su:

l'olivo

Gennaio

A seguito delle operazioni di potatura, vanno eliminati i residui legnosi, soprattutto se attaccati da parassiti che possono essere fonti di trasmissione. Sulla superficie dei tagli è consigliabile disinfettare il legno con prodotti rameici, oppure cospargerli di mastice. Verificare se sui rami vi sono fori operati dal rodilegno giallo, nel caso vi fossero è consigliabile distruggere le larve all'interno operando nel foro con un fIlo di ferro.

Febbraio

Se si effettua la potatura in questo mese, valgono le stesse raccomandazioni di Gennaio. Verificare l’eventuale presenza di fumaggine, quale conseguenza ai attacchi di cocciniglia, ripulendo le piante con sapone liquido. Nelle zone di fondovalle osservare l'eventuale presenza di occhio di pavone: immergendo un centinaio di foglie per 2-3 minuti in una soluzione di idrossido di sodio con acqua tiepida, è possibile effettuare il test per scoprire infezioni latenti, che si manifestano con le classiche macchie della malattia. Ispezionare gli apici dei polloni e delle giovani piantine per rilevare l'eventuale presenza di attacchi di margaronia.

Marzo Mese tipico per effettuare, negli oliveti non irrigui, una prima concimazione al suolo con tutti e tre gli elementi nutritivi. Successivamente interrate il fertilizzante somministrato con erpice o frangizolle, evitare l’uso della fresatrice.

Effettuare un contro visivo - presenza di macchie sulle foglie - per controllare eventuali attacchi di occhio di pavone e, nel caso di cultivar suscettibili e ambienti umidi, effettuare anche li test di diagnosi precoce. In presenza di infezione, manifesta o latente, praticare un trattamento con ossicloruro di rame (0.5%). Questa pratica si raccomanda particolarmente nelle quote basse in pianura, dove anche la lebbra potrebbe manifestare la propria sintomatologia. Continuare l'osservazione di germogli ai fini di eventuali, attacchi di margaronia; in caso, di attacco effettuare trattamento con Bacillus thunngiensis e/o catture massali con trappole a ferormone. Negli oliveti dove nel corso della potatura si sono notati attacchi di rodilegno giallo, posizionare le specifiche trappole a ferormone per la cattura massaie, Tutte le pratiche consigliate in questo mese sono compatibili con la coltivazione biologica

Aprile Questo è il mese più importante per il controllo dell' occhio di pavone, anche per gli oliveti collinari. Perciò in caso di manifestazione della malattia procedere al trattamento con ossicloruro di rame (0.5%). Aggiungere alla soluzione gr. 30 di acido borico. In questo mese, nei giovani impianti, potrebbero manifestarsi attacchi di Oziorrinco (foglie seghettate). In questo caso posizionare sui tronchi e sui pali tutori una fascia di fibra sintetica per impedire agli insetti la salita sulla pianta dal terreno. Se si desidera monitorare la tignola, posizionare re trappole nell'oliveto.
Maggio

Nelle zone di alta collina controllare l' evoluzione del!' occhio di pavone, in caso di attacco effettuare un trattamento con ossicloruro di rame (0.5%). Nel caso di attacco dello stesso patogeno in zone in prefioritura si consiglia il trattamento con dodina. Queste indicazioni di trattamento trovano massima utilità anche in caso di attacco della cercosporiosi.

Su cultivar sensibili, in alcuni ambienti e su giovani impianti, potrebbero manifestarsi sintomi di verticilliosi (avvizzimento di rami o della chioma). In questo caso asportare i rami secchi ed effettuare un trattamento irrorando tutta la chioma con una soluzione a base di carbendazim o dodina (il fosetil alluminium non è ancora omologato su olivo ); con la stessa soluzione effettuare sul terreno una irrigazione intorno alla pianta al fine di far assorbire il principio attivo dalle radici.

Giugno Laddove si verifica la piena fioritura, se necessario, effettuare il trattamento con Bacillus thuringiensis contro le larve della generazione antofaga della tignola. Nei giovani oliveti attaccati dalla verticilliosi ripetere il trattamento già fatto nel mese di maggio, con le stesse modalità. Nella seconda metà del mese apporre in campo le trappole per il monitoraggio della popolazione adulta della mosca. Tali trappole possono essere cromotropiche (tavolette gialle collate da leggere settimanalmente), che catturano esemplari maschi e femmine, oppure a ferormone, che catturano solo maschi.
Luglio Gli attacchi di mosca: nel caso in cui si superasse la soglia di presenza in campo (7-8 adulti per trappola per settimana} o la soglia di infestazione attiva ( 15% } occorre intervenire. In questa fase e consigliabile l’impiego delle esche proteiche avvelenate, oppure soprattutto nel caso di coltivazione biologica, mediante impiego della tecnica del trappolaggio massale (apposizione di specifiche trappole con deltametrina innescate da una capsula di ferormone in grado di abbattere la popolazione adulta, in numero di 100-400 per ettaro). Questa ultima tecnica è preferibile applicarla su ampie superfici e mantenerla fIno alla raccolta. Per le olive da tavola intervenire con dimetoato o altri esteri fosforici non appena si superi il 2 % di infestazione. Per le cultivar sensibili (Carolea) effettuare anche un trattamento a base di rame contro il marciume dei frutti. In presenza di neanidi di cocciniglia, effettuare un trattamento con olio minerale bianco al 1.5%. Se necessario, contro la generazione carpofaga della tignola effettuare un trattamento con prodotti citotropici ( dimetoato, acephate).
Agosto In questo mese occorre tenere d 'occhio le temperature, perché l'innalzamento delle stesse oltre 30°C inibisce lo svolgimento del ciclo biologico della mosca e perciò non rende necessario il ricorso a trattamenti. Occorre tuttavia controllare l' andamento della popolazione del dittero e il grado di infestazione presente. Nel caso si sia iniziata un'azione preventiva (esche proteiche) occorre, laddove non si oltrepassasse la citata temperatura, ripetere il trattamento. Per le olive:e da tavola ripetere il trattamento chimico del mese di Luglio. Se fossero presenti neanidi (forme mobili) di cocciniglia, effettuare Il trattamento con olio mInerale bIanco al 1.5%.
Settembre Controllare 1'infestazione attiva della mosca mediante campionamento ed esente di 100 olive prelevate a caso nell’ oliveto. Se la manifestazione supera i115% effettuare un trattamento con un principio attivo idrosolubile (dimetoato) per permettere la raccolta dopo il tempo di carenza (20gg). Nella soluzione di questo trattamento si. consiglia, in presenza di occhio .di pavone, di aggiungere 500gr di ossicloruro di rame. Il trattamento gioverà anche contro la margaronia ed, eventualmente, contro la lebbra. Per molte cultivar è possibile, e consigliabile, effettuare la raccolta entro la fine del mese. Si eviteranno così gli attacchi autunnali di mosca, che sono i più dannosi, e si migliorerà nel contempo la qualità dell'olio. Per la coltivazione biologica tale pratica è quasi obbligatoria, ma le cultivar a maturazione tardiva possono necessitare di un ulteriore trattamento.
Novembre

Per le zone collinari e per le cultivar a maturazione tardiva, con previsione di raccolta alla fine del mese, è ancora possibile, se necessario, effettuare un trattamento contro la mosca con dimetoato.

Si consiglia di aggiungere alla soluzione di 100 lt di acqua anche 500gr di ossicloruro di rame contro l'occhio di pavone. Nel caso la raccolta sia già stata effettuata entro ottobre, praticare un trattamento con ossicloruro di rame allo 0.5%, per combattere l'occhio di pavone ma anche per disinfettare eventuali ferite sui rametti che aprirebbero la via alle infezioni di rogna.

Dicembre Per gli oliveti ove la raccolta è terminata in novembre o agli inizi di questo mese, effettuare un trattamento con ossicloruro di rame allo 0.5% per disinfettare le ferite ed impedire l'infezione di rogna. Si asportano tutte le trappole, sia di monitoraggio che di catture massali. Si asportano le fasce di fibra sintetica per evitare il ristagno di umidità nella zona del colletto.
 

Aggiornamento f. bruccoleri    Grafica  P. CerquattI

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